architettura
concorsi
design
urbanistica
mundus
piazza tarlati 
Bibbiena (AR)
concorso di idee
progetto menzionato
2003
progetto in collaborazione con Panstudio e Alessandro Visi
 

Nel senso metaforico di mundus il progetto vuole, concordemente alla necessità di rivitalizzare il ‘cuore del centro storico’, dare atto ad una nuova fondazione virtuale in cui il nuovo focus, nell’immagine della nuova torre elevatore comunicazionale, non sia solo la testimonianza della terra patrum ritrovata, ma di una contemporanea coscienza dei nuovi limites della città che si sono allargati con l’evoluzione globalizzante del pianeta attraverso i media comunicazionali...

Questo viaggio al centro della città contiene anche l’esplorazione dei suoi confini, sia quelli individuali dell’IO egotico che quelli collettivi dei condizionamenti sociali, nel senso di mundus come ‘la porta dell’orco sinistro e orrendo’ (Paolo Diacono in Festo), la morte. Una sorta di abluzione rigenerante in un’acqua ritrovata che non vuole essere una assoluzione totale dalle colpe, semmai una sentinella a guardia della nostra veglia;’la verità più essenziale è che l’uomo è profondamente addormentato; non in senso fisico, bensi metafisico; non in apparenza, ma in profondità’ (Osho Rajneesh)

Il luogo ipogeo risultante dal progetto vuole essere a funzionale o quanto meno aperto alle interpretazioni spazio temporali: la sua acerba planimetria allungata che spinge all’emersione attraverso l’ardua scaletta finale, delimita questo piccolo viaggio sotterraneo che insieme all’antica figura del mundus etrusco romano è anche metafora della ricerca costante che l’uomo è tenuto a perpetrare nei confronti del senso generale delle cose e del significato individuale dell’esistere......

Scavata una fossa fino al terreno compatta,

Si gettano sul fondo frutti

E terra presa dai campi vicini

Riempita la fossa, s’innalza sul luogo un’ara

E sul nuovo focolare si accende un fuoco.

(Ovidio, Fasti)

Così, la torre elevatore posta nel lato est della piattaforma pedonabile, che copre questa fossa è la rivelazione del luogo ipogeo fisico e mentale, prima di essere porta d’ingresso al viaggio, pass per accedere al sotterraneo; ‘la forma visibile è esibizione dell’anima. L’essere di una cosa è rivelato nell’ostensione del suo bild, della sua immagine (James Hillman).

<<  immagini  testo1  2
studio
progetti
info
news
home
  ARCHE'